top of page

Vive la France!...o forse no?

Sono troppo vecchia per queste stronzate. O almeno così direbbe Roger Murtaugh di Arma Letale. Sono troppo vecchia per spararmi 900 km in due giorni, e il bello è che l’idea è partita da me. Mi spiego meglio, mi sono ritrovata verso fine giugno una marea di foto sui social della #Provenza, più precisamente della fioritura della lavanda in tutto il suo splendore. Ora, mi capirete perfettamente quando dico che le foto sui social sanno essere accattivanti per natura e la cosa non mi è di certo sfuggita, perciò come potevo non organizzare una fuga dalla città per le splendide campagne provenzali? E allora andiamo.





Per il viaggio che volevamo fare, la moto sarebbe stata l'ideale, ma il tempo non era dei migliori quindi la scelta è ricaduta sulla macchina. E già lì, prima tragedia. La cosa curiosa è che ho scoperto quanto le Audi A1 siano piccole per le persone alte 1.80 m e oltre, se non volete ritrovarvi con un torcicollo da fare invidia alla più vecchia cariatide del pianeta, evitate. La seconda tragedia è stata l’aver dimenticato la Memory Card della GoPro a casa, me ne sono accorta a Briançon ovviamente e secondo voi cos’ho fatto? Sono entrata nel primo supermercato gigante che ho visto e ne ho comprata una. Bene, ho sistemato un problema, la mia multipotenzialità serve a qualcosa. Scherzi a parte, tutto fila liscio fino a pranzo. Parcheggiamo in una piazzola di sosta attrezzata e decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa. Quando si associa la Francia al cibo è chiaro che per noi italiani diventa un dramma, se non una vera e propria tragedia delle dimensioni del continente Africano.

Ho preso una zuppa dal nome “ Soupe Provençales”, volevo andare sul sicuro con la verdura e tutto sommato il gusto non era niente male. Se non fosse per la miriade di legumi che si trovavano all’interno. Arrivateci da soli senza l’ausilio di spiegazioni per favore.

Arriviamo alla prima tappa del giro, il Kenyon del Verdon, uno splendido paesaggio da non fare invidia al Gran Kenyon d’America…un locus amoenus dove gli avvoltoi sono liberi di nidificare in tutta tranquillità e divorare carcasse senza problemi. Diciamo solo che se soffrite di vertigini non è l’ideale…però una visitina la merita. Insomma tutto bellissimo fino a quando non ci rendiamo conto dell’ora. Avevamo ancora due, e dico due, ore di viaggio per arrivare all’hotel, a Vinon-Sur-Verdon. Uno strazio che ci ha regalato splendidi momenti tra lo scomodo della macchina, turisti fastidiosi in ogni dove e ciclisti della domenica...non sapevamo più se saremmo arrivati sani e salvi. Ad un certo punto stavamo pensando di buttarci con la macchina nel Verdon. Ma no, avevo la GoPro nuova, non potevo farlo assolutamente.





Altra cosa interessante è che in Provenza a Luglio fa caldo, MOLTO CALDO, si sentono persino le cicale prima di morire essiccati come...decidetelo voi come. Arrivati sfiniti e sudati in hotel che manco Bear Grills nel deserto, l’oste ci accoglie con un'espressione stranita sul volto, non capiva se eravamo clienti o dei mendicanti. Dopo aver fatto una doccia veloce e una cena altrettanto veloce data la scarsità di cibo ( ve la risparmio), decidiamo di partire alla volta di Valensole per vedere i campi di lavanda al tramonto. Imbocchiamo una piccola stradina sterrata che il nagavigatore segnava come "strada più veloce", sì, strada più veloce per perdersi. Ovvio. Dalle 9 che eravamo partiti dall’hotel, arriviamo alle 22 ai campi. Con il sole bello che tramontato.

Decido di non abbattermi perché il giorno dopo avremmo dedicato l’intera mattinata alla visita dei campi. L'indomani effettivamente siamo stati i primi ad arrivare e per fortuna non c’era nessuno. La macchina fotografica però ad un certo punto chiedeva pietà.



Se amate gli insetti, andate in mezzo ai campi di lavanda.

La nota positiva del rientro è stata la sosta a Barcellonette per il pranzo. Uno splendido paesino medievale situato nelle Alte Alpi Provenzali, dove abbiamo mangiato le "Gallettes" più buone del pianeta.

Tutto sommato è stato divertente lo ammetto, ma basta lavanda per i prossimi 10 anni.


Ora vi lascio, devo andare ancora a digerire la Soupe Provençales.

Rika

 
 
 

Comments


© 2023 by allegra ma non troppo.

bottom of page