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Rika ti consiglia: Netflix e Amazon Prime


Questo sarà solo il primo di tanti articoli che intendo scrivere sui prodotti da vedere assolutamente sulle due piattaforme.






Vi ho già parlato di Lucifer e Storia di un matrimonio negli articoli precedenti, ma oggi voglio parlarvi di tre serie tv. Due di Netflix e una di Amazon Prime.


La prima serie su cui voglio soffermarmi è The Boys di Amazon Prime. A mio avviso, la grande rivelazione dell’anno scorso… la cosa che mi è piaciuta di più è che hanno ripreso la storia della serie a fumetti, scritta da Garth Ennis. Tradotto letteralmente, “I Ragazzi” sono un gruppo di antieroi accomunati da un unica caratteristica: contrastare l’ascesa degli eroi. Ma voi direte, perché contrastarlo? Il panorama cinematografico ce li presenta da anni come una fonte di sicurezza e generosità, perchè dovremmo opporci? Beh proverò a spiegarvelo…

La vicenda si svolge in un universo parallelo dove i supereroi sono quelli che conosciamo, inizialmente. Proteggono i deboli, salvano le persone in pericolo, uccido i malvagi e difendono il mondo dalle calamità naturali. Se non fosse che in realtà, nella vita privata, molti supereroi sono drogati, corrotti, criminali e assassini. Durante le loro imprese eroiche provocano vittime e tutto ciò lo fanno senza la minima preoccupazione, senza la minima paura di una ripercussione. C’è da dire che non tutti sono così, i principali pazzi psicopatici sono in assoluto Patriota, A-Train e Abisso. Ma gli altri vivono nel mondo creato dal Vought appositamente per loro senza cercare di fare nulla…per esempio Meave capisce e sembra voler fermare Patriota quando sono sull’aereo che sta precipitando, ma non fa nulla di concreto, un po’ perché sa benissimo di non avere speranze contro di lui e un po’ perché le cose le vanno bene così.


Forse l’unica che si salva è proprio Starlight, l’ultima supereroina entrata nel gruppo dei Sette...lei è il VERO supereroe che vuole difendere gli innocenti ed essere d’esempio ma capisce molto in fretta e a sue spese che la realtà, purtroppo, è ben diversa. La Vought usa i Super per i suoi scopi pubblicitari e cerca di imporsi anche nel mondo del governo e della milizia. E secondo voi, i super sono nati con questi poteri o gli sono stati donati? Ma ovviamente la seconda, sono stati modificati dal Composto V creato appositamente dalla Vought stessa. Potrei fare un’analisi su ogni singolo personaggio ma la cosa diventerebbe eterna, in ogni caso posso dirvi che la serie merita di essere vista e analizzata con occhio critico. Se siete sensibili alla violenza però non guardatela…Tarantino in confronto crea scene per famiglie.




Ma torniamo su sentieri più rosa a casa Netflix. Soffermiamoci su una serie tv del 2014 che non avevo mai cagato di striscio, un po’ perchè la ritenevo banale e un po’ perchè non mi interessava granchè. Jane the Virgin. FA SCASSARE DAL RIDERE. Dico sul serio, a parte trattare tematiche anche delicate con la comicità tipica delle telenovelas, riesce a coinvolgerti da subito. I personaggi sono creati benissimo, la trama non è noiosa e ti prende davvero.


Ovviamente la serie è strutturata come una Telenovelas e narra le avventure assurde di Jane Gloriana Villanueva, una ragazza di 23 anni che vive a Miami, sogna di diventare una scrittrice di romanzi rosa e intanto si paga gli studi facendo la cameriera all’hotel Marbella. Ha una relazione da due anni con un detective, Michael, che è così tanto innamorato di lei da accettare la sua decisione di non avere rapporti pre-matrimoniali. La scelta di Jane di rimanere vergine fino al matrimonio è stata una promessa fatta alla nonna in tenera età, vista anche la scarsa attenzione prestata dalla madre Xiomara, rimasta incinta a 16 anni. Un giorno, Jane va a fare una visita di controllo dalla sua ginecologa, e per sbaglio le fa un trattamento di inseminazione artificiale. Poco dopo scopre di essere in dolce attesa e che il padre/donatore è Raphael, un ragazzo con la fama di playboy che Jane aveva conosciuto 5 anni prima, e come se non bastasse è il suo capo.

Già la trama fa capire che la commedia surreale sarà la protagonista indiscussa e in più, i personaggi, sono davvero stupendi e ognuno ha la sua storia ben strutturata e coerente. Ve la stra consiglio, è molto sottovalutata.



L’ultima serie su cui voglio concentrarmi è Altered Carbon. Non ne avevo mai sentito parlare da nessuna parte quando un giorno, il mio fidanzato, mi racconta la trama trovata per caso nel catalogo Netflix. Incuriosita da questa serie cyberpunk mi ci ficco come un orso sul miele e volete sapere la verità? Mi è piaciuta moltissimo se non fosse per un grosso difetto. Partiamo dal presupposto che è basata sulla trilogia dello scrittore britannico Richard K. Morgan ed è praticamente sconosciuta in Italia. MALE. Infatti sono andata subito a vedere dove comprarmela perché se la serie è così, figuriamoci i libri…




Uno dei motivi per cui guardo Altered Carbon


Piccola parentesi. Se vi interessa è stata pubblicata da Editrice Nord (i titoli in Italiano sono Bay City, Angeli spezzati e Il ritorno delle furie e ora sono in ristampa.)


La trama (ho letto che è un po’ diversa e scarna rispetto al romanzo) narra la storia di Takeshi Kovacs, guerriero che si risveglia nella pelle di un altro uomo dopo 250 anni. Nella società futuristica creata dall’autore la morte non è la fine: la coscienza, i ricordi e l’identità di ciascuno è immagazzinata in piccoli dispositivi ( pile corticali) che possono essere inseriti nella nuca degli esseri umani. Questi sono denominati “custodie”. La trama è certamente complessa e bisogna starci dietro ma basta dire che dopo il ritorno in vita, Kovacs viene incaricato di scoprire chi ha “ucciso” il Mat ( persona molto longeva e ricca) miliardario Laurens Bancroft e da qui iniziano i veri problemi.


La serie è un misto tra Blade Runner, Demolition Man e Total Recall. Una figata pazzesca se vi piace il genere. L’unico grosso problema, a mio avviso, è che manca la parte filosofica…viene solo accenata la questione della coscienza. Mi spiego meglio, si capisce benissimo che il corpo o custodia è totalmente insignificante, e lo si capisce dal fatto che si vedono corpi nudi ogni 3 secondi e che non appena si subisce un danno grave si tende a cambiarlo senza tante cerimonie. Quello che intendo io è che l’analisi filosofica non riesce ad andare oltre quello che si vede, non ci sono vere e proprie spiegazioni profonde del concetto…tutto si concentra tra scontri tra ribelli e milizie, uccisioni e faide varie. Peccato perché secondo me il libro è una bomba e credo lo divorerò. Resta il fatto che è un’ottima serie, un po’ diversa dalle solite…un ritorno al classico diciamo, quindi merita di essere vista.



Rika

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