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La città più magica d'Europa


Secondo voi, le mie mini avventure sono caratterizzate dal totale relax e incodizionato divertimento, oppure da eventi bizzarri e inevitabili? Ma ovviamente la seconda. Non farò un classico resoconto del viaggio dove vi racconto i luoghi da visitare e affini ( Se volete sapere qualche luogo curioso e fuori via ve lo comunico con piacere in ogni caso..) ma proverò a raccontarvi le vicissitudini divertenti e curiose che mi sono capitate. O semplicemente quello che le guide turistiche non dicono.





Eeeeh qui signori badate bene, badate bene che la mia vita è perennemente caratterizzata da cose esilaranti e assurde. Non ne capisco ancora il motivo ma è così...lo accetto, e accolgo la cosa a braccia aperte. Ma bando alle ciance e iniziamo questa escalation di cose a caso. A Praga devo dire che i trasporti funzionano alla grande. Ogni servizio è ben dettagliato, passano tram e pullman molto frequentemente e la metro è ben organizzata. Se non fosse che il traffico e la velocità a cui sfrecciano le auto mi faccia paragonare Praga al Cairo. Si, sono stata al Cairo nel lontano 2010, quando ancora non davano fuoco ai musei, e lì, signori miei, vige la legge del caos. Ora, a Praga non è esattamente così, ma se non fai attenzione ti arrotano. Pensavo che in Italia le strisce fossero un optional, beh li manco le vedono; tu, ignaro pedone, devi fare super attenzione, devi essere un abile ninja e passare non appena scatta il verde, perchè anche lì, hai giusto 10 secondi prima che scatti il rosso.




La questione poi che per noi italiani è un vero e proprio tabù, è quella della MANCIA. Nei ristoranti a Praga è consuetudine lasciare la mancia ai camerieri. Ci è capitato di cenare e pranzare in svariati ristoranti in questi pochi giorni passati lì, ma mi soffermerò su uno in particolare. Un cameriere parecchio scazzato, dopo un servizio frettoloso e triste, ci porge con la delicatezza di un ippopotamo che difente il territorio, il conto. Ci sussurra poi con il sorriso più finto del mondo “Tips are appreciated”. Ma Tippati tua sorella, e perdonate il francesismo. Ora, io te la do anche volentieri la mancia, ma 1) non deve essere un obbligo 2) Magari non trattarci da turisti deficienti e senza cervello per tutta la cena. Ho scoperto poi successivamente che molto spesso i turisti vengono proprio fregati su questo punto, soprattutto se pagate con la carta, quindi se andate a Praga e dovete cenare e/o pranzare, fate attenzione! La mancia è libera, non esiste alcuna cifra imposta e occhio al servizio incluso!


Ma torniamo su sentieri più sereni e pacati e parliamo del clima. A Praga d’inverno fa molto freddo…e lo avevo messo in conto. Ma non avevo fatto i conti con le mie articolazioni da 80enne con artrosi galoppante. Mi sono completamente dimenticata a casa le calze da mettere sotto i jeans. I primi due giorni le mie articolazioni hanno resistito ma il terzo, il ginocchio destro ha deciso di abbandonarmi, stavo letteralmente per perdere un arto che manco Messner sul Nanga Parbat. Alla fine ho puntato un negozio di TEZENIS e ho comprato un paio di calze, ero indecisa tra 50 e 100 denari, ma alla fine ho optato per il massimo esistente. Ormai però i miei legamenti erano super infiammati e quindi mi sono imbottita di Moment. E via che si va.



Io che osservo il panorama della città!


Ci sono stati poi due episodi davvero curiosi. Il primo riguarda i turisti italiani che ho incontrato in quei giorni. C’erano davvero tanti turisti italiani a Praga e durante una visita in un negozio di souvenir, chi mi trovo? La classica famiglia napoletana in viaggio. Adoro. Sapevo già che la cosa sarebbe stata divertente così mi sono fermata nel negozio più del dovuto. Il ragazzo più giovane del gruppo prende un boccale e vedendo il prezzo, chiede in italiano al commerciante perchè fosse così caro. Lui ovviamente non capisce una fava e cerca di farsi capire. Il ragazzo napoletano in tutto ciò cerca di barattare il prezzo esordendo con “Senti bello, stai cercando di fregare un napoletano....non attacca”.

Abbiamo assistito poi a un matrimonio tradizionale ceco. Ragazzi, una roba così non l’avevo mai vista. Premetto che quel matrimonio era sicuramente di famiglia facoltosa, ma uno sfarzo del genere l’ho visto raramente, manco al Boss delle cerimonie su Real Time. Le sciure erano TUTTE, e dico tutte impellicciate...e firmate dalla testa ai piedi. Le bambine sembravano delle meringhe giganti, e avevano tanto di quel cerone in faccia da macchiare le giacche bianche immacolate. Gli uomini sembravano i classici gangster russi...anellazzi importanti sulle dita, taglio tattico alla Ivan Drago e come se non bastasse, tutti avevano lo stesso paio di scarpe nere lucide a punta. OSCENI. Eravamo li da un’ ora, un po’ defilati, per attendere l’arrivo della sposa. Rimani al freddo, fermo per un’ora e non aspetti la protagonista della giornata? La cosa divertente è stata vedere l’intrattenimento dei parenti vari, un banchetto con del cibo e tanta di quella vodka da far collassare persino il bevitore più accanito. Ad un certo punto arrivano due limousine. Una nera, con lo sposo, e una bianca con la sposa. In Repubblica Ceca a quanto pare non arriva prima lo sposo, si arriva insieme, e poi si entra in chiesa con delle musiche popolari in sottofondo. DAVVERO MAGGGICO. Tutto questo per dirvi che lo sposo sembrava un 15 enne e la sposa una bomboniera soffocata dal mare di tulle.



Rika



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