Piccole gioie di vita quotidiana
- allegramanontroppo
- 29 nov 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Sono stata al mercato giusto l’altro giorno e anche questo piccolo momento di vita quotidiana regala gioie. Uno pensa di andare a fare il classico “giretto al mercato”, e invece si ritrova per le mani un monologo da cabaret perfetto da sfoderare con gli amici.

Partiamo dai banchi d’abbigliamento, mi riservo il meglio dei banchi alimentari alla fine. C’è una rivalità che fa spavento tra i mercandini, e questo è normale. Ma non è normale ritrovarsi tra una faida. Mi spiego meglio, questa scena che vi sto per raccontare l’ho vista a Torino. Due banchi, due signore sulla 50ina, sguardi di fuoco tra bancarelle una di fronte all’altra.
Sento la signora di destra urlare e inveire contro la signora di sinistra perché “ Guardi mia cara, che ho scritto già il prezzo appena messo giù il banco! Non può abbassarlo di qualche euro solo dopo aver visto il mio!”. L’altra non perde tempo e risponde “Io faccio come voglio! In qualche modo si deve sopravvivere!”.
Da brava berta quale sono ho aspettato ad andarmene, volevo godermi la scena perché appena vista la faccia della signora con i capelli rossi del banco di destra sapevo che sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale. E infatti tempo due secondi dopo, la rossa comincia a raccattare a terra nel banco vicino della frutta rovinata e gliela lancia addosso. Non ci potevo credere. Sembrava una scena di un film western con Clint Eastwood. Sta di fatto che tempo due secondi sembrava uno scontro a fuoco tra due plotoni.
Ovviamente sono arrivati i vigili 5 minuti dopo e hanno fermato la guerra civile in corso. Ho fatto in tempo a sentire un vigile dire “ Signore, per cortesia, capisco che ci siano rancori tra voi da anni ma potete anche essere più civili!”. Peccato per l’interruzione…stavo assistendo ad una vera e propria faida secolare.
Ma le gioie migliori, quelle vere, le regalano i banchi alimentari. Le urla e gli stramazzi che senti provenire dalle fauci dei mercandini non li senti nemmeno nella forgia di Isengard. Una volta sono passata talmente vicino ad un banco che ho perso l’udito dall’orecchio destro per due ore. A tal proposito vi lascio con un video che mi fa piangere dal ridere ogni volta che lo vedo…il tema? “ I LIMONI, SIGNORA”.
C’è una categoria di essere umano poi che mi fa sorridere, gli anziani in pensione al mercato. Non credo riescano a comprendere il senso dell’ordine e della precedenza, sarà un po’ l’età o la furbizia, ma anche loro rendono le giornate migliori. Hanno tutto loro da fare, corrono imperterriti con i loro carrellini spacca malleoli tra la folla e si immettono nel traffico per arrivare ad accaparrarsi quella pagnotta di pane puntata tre kilometri prima. E se non è quella ragazzi… sono dolori. Puntualmente poi senti le signore incazzarsi come iene perchè qualcuno gli è passato davanti e allora lì comincia il match. Si lanciano frecciatine più acide di uno yogurt scaduto e normalmente vince chi ha il fegato di dire l’ultima parola.
Ora vi lascio, devo andare a ritrovare le due signore. Voglio sapere chi ha vinto.
Rika
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