Cosa facciamo a Capodanno?
- allegramanontroppo
- 29 nov 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Arriva sempre il momento della fatidica richiesta, spunta come una famigliola di funghi dopo la pioggia. La domanda viene sempre buttata lì a caso al termine di una conversazione tra amici. Appena qualcuno pronuncia la frase da non dire mai, si passano i successivi 10 minuti ad osservarsi e a non parlare. Diciamocelo chiaro, nessuno vuole pensarci così presto. La cosa scatena davvero uno stato d'ansia notevole…Cosa si fa? Dove si va? Perché? Dove? Chi è Gamora?

Insomma, confusione totale. Quest’oggi voglio raccontarvi di un Capodanno passato all’estero, per l’esattezza a Praga, e di come il tipico soggetto italiano si comporta in queste occasioni ( Credo farò un articolo a parte per le vacanze estive eheh…). Noi italiani siamo divisi in due cateorie principali quando si parla di Capodanno: i casinari e i solitari. Io, se non l’aveste capito fino ad ora, faccio parte della seconda categoria. Preferisco isolarmi in qualche rifugio a 8000 m, con il cane, per evitare tutti i rumori più fastidiosi, compreso il respirare di alcuni soggetti. Un anno ho deciso di andare a vedere come festeggiassero l’arrivo del nuovo anno in altre città, così sono partita per Praga. Praga è stupenda, non trovo altre parole per definirla meglio. Una cosa interessante è che ci sono le Terme della birra, se ne avete l’occasione fatele!
Ma torniamo a noi. Ho notato con piacere che usciti dall’Italia il concetto di cibo è un po’ differente e viene considerato meno necessario e fondamentale. Mi spiego meglio, non è necessario mangiare come facoceri sempre e comunque, soprattutto durante le festività. Durante Capodanno non c’è l’usanza del cenone, o per lo meno non nei ristoranti (non so se funziona così anche nelle abitazioni); quindi mi sono ritrovata a mangiare una semplice cena tipica molto buona e senza pretese. Io ero estasiata, mi aspettava una serata meravigliosa, all’insegna dei festeggiamenti, delle luci e della gente ubriaca per le strade che vomitava la cena appena ingollata.
E invece no. Nel ristorante dove ero a mangiare c’erano altri italiani. E secondo voi cosa è successo? Si sono lamentati della cena, nello specifico della SCARSITA’ del menù. “ E’ povero! Da noi si mangia il quadruplo! Ma dai, esco di qui e vado a mangiarmi qualcos’altro”. Giuro, mi volevo alzare e con fare accomodante chiedergli "Signori, chiedo davvero scusa per l’interruzione ma non ho potuto far altro che ascoltare la vostra conversazione, visto che state usando un tono di voce da scaricatori di porto….ma qui siamo in Repubblica Ceca, non in Italia. Se volete fare il classico cenone potevate candidamente starvene a casa senza venire a fare i polemici del caso a 700 km di distanza.”
Perché io capisco che il cibo non sia come il nostro, ma uno sforzo ogni tanto si può fare o come si dice dalle mie parti "NON TI VIENE L'ERNIA". Non implodi se mangi del Gulasch o delle patate al burro invece che la tua classica pasta al sugo e milanese sai? A tal proposito ve ne racconterò una che mi è successa ad un matrimonio, ma questa è un'altra storia.
Mi aspetto dei racconti dei vostri Capodanni da Incubo! Fatemi sapere.
Ora devo andare, sto preparando il cenone per l'ultimo dell'anno, credo mi butterò sul classico...POLENTA CONCIA E SUGO.
Rika
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