Hellween: It's party time?
- allegramanontroppo
- 29 nov 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Sono stata ad un festa recentemente, nello specifico proprio la notte di Halloween. Una di quelle feste a cui io, cinica nerd dalla tuta facile, non sono mai stata. Ma si sa, prima o poi ci si vuole togliere il sassolino dalla scarpa provando ad andarci. Anche per noi “poveri sfigati”, a detta della gente festaiola.

Vi racconto tutto questo perché ci sono stati dei momenti davvero dilettevoli e meritano di essere condivisi. Ma partiamo dal principio. Nei giorni antecedenti il grande giorno sento diverse signore parlare di come il demonio si sia insinuato nella nostro bellissima e credente società cristiana tramite la festa più orrenda dell’anno. Qui bisognerebbe fare una parentesi grande come l’Universo ma non mi dilungherò. Mi limiterò a dire che con la gente bigotta non ci parlo proprio perché le parole non servono. L’estinzione provvederà. O madre natura… in ogni caso andrà bene.
Ma passiamo alla scelta vera e propria della festa. Personalmente, cercavo una festa carina e particolare in cui divertirsi serenamente e fare spensierate conversazioni. Ovviamente la mia ricerca ha portato alla conclusione più lontana. Va beh.
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Scelgo una festa dove sarebbe stato previsto un buffet, per lo meno volevo mangiare decentemente. Ed effettivamente la nota positiva, anzi super positiva della serata, è stato proprio il cibo. Ma già qui, al nostro arrivo, mi rendo conto delle persone presenti e i musi lunghi. Beh cominciamo bene. Alla faccia del divertimento. Gente talmente triste che ti fa sembrare allegro il finale di Titanic. Prendiamo da mangiare e ci sediamo. Dopo aver degustato alcuni piatti comincia ad arrivare la gente a pacchi. Bene, dico tra me, almeno adesso ci sarà un po’ di movimento e divertimento. Ed è qui che comincia l’inizio della fine. Al momento della cena c’era una leggera musica lounge di sottofondo, ma non appena il DIGGEI ha visto entrare un sacco di gente, ha sparato la musica a livelli super sonici. E li mi sono chiesta, se uno fa il DJ dovrebbe sapere come si usano le casse e relative attrezzature no? Bene, perché il tizio non ha colto che le casse facevano un rumore talmente assordante da disturbare la musica stessa.
Eh va beh Fede! Sei proprio una guastafeste eh!
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Ovviamente ho omesso di dire che la festa era a tema e quindi era gradito il costume. Qui è sorto il problema più grande per alcuni secondo me. Soprattutto per le ragazze. Ora, io capisco che mostrare il proprio corpo sia una libera scelta ma per amor proprio magari evitate di vestirvi da vampire secsi o da diavole. Che tremendo cliché. Un po’ di fantasia non guasterebbe suvvia… Bisogna però rendere grazie ad alcune persone che hanno scelto dei costumi davvero originali e ben fatti. Questo va detto.
In tutto ciò decidiamo di spostarci nel giardino interno del cascinale, dove uno spledido falò ci salva dal freddo polare della serata. Stavo anche pensando di buttare nelle fiamme il cosplayer improvvisato più brutto della storia, ma questa è un’altra storia. Fuori dal caotico frastuono si stava discretamente bene, si poteva parlare e ridere in tutta tranquillità. In tutto questo avevo letto nella locandina di presentazione che ci sarebbero state due sale musica, molto bene. La differenza non esisteva minimamente. Musica commerciale scadente come se piovesse. E io che speravo con tutta me stessa di sentire anche un po’ di musica anni’ 90…povera me. Non ho i paraocchi per la musica, ascolto veramente di tutto quindi non mi ponevo più di tanto il problema. Ma quando hanno messo i balli di gruppo per me è stato troppo.
Abbiamo preso baracca e burattini e siamo tornati a casa. Alle 00:30. E la festa finiva lle 03:00. Ripeto che la magra consolazione è stata solo il buon cibo. Ma la gioia più grande della serata è arrivata quando, una volta struccata, svestita e messa a letto, accendo la tv e vedo che è appena iniziato Bettlejuice: Spiritello porcello. E allora li capisco. Capisco che il mio posto è proprio lì, dove era sempre stato.
Rika
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