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Cercasi cultura disperatamente

Ultimamente rifletto molto su temi abbastanza “pesanti” dal punto di vista mentale. Con pesanti intendo difficili, complessi e ostici da trattare e analizzare. Quando ne parlo con parenti e amici, inevitabilmente il discorso si fa acceso e interessante. Se ci fosse la clessidra del professor Lumacorno sul tavolo, sicuramente la sabbia al suo interno scorrerebbe molto lentamente.





Voglio iniziare il discorso raccontandovi del mio rapporto con la lettura. Alle medie non ero una gran lettrice, anzi, odiavo letteralmente leggere. Mi repelleva talmente tanto che quando ci consegnavano i libri per compito, puntualmente mi leggevo solo i riassunti, senza leggere l’intero volume. SBAGLIATO perché tanto poi vi beccano, quindi NON fatelo. Siate più furbi di come sono stata io, LEGGETE capre.



Passando poi agli anni di liceo la situazione non accennava a mutare, soprattutto i primi anni. Le solite consegne dei libri da leggere nella vacanze mi tediavano come pochi, non ci provavo neanche. Fino alla svolta con una lettura del tutto inattesa: IL SIGNORE DELLE MOSCHE di William Golding. Questa lettura mi ha aperto gli occhi, mi ha talmente affascinata che l’ho riletto più e più volte. Da quel momento in poi è stato un crescendo, una lettura dietro l’altra. Ho scoperto un mondo nuovo che credevo fosse totalmente lontano dal mio essere.


Quanto è vera la frase del grande Umberto Eco “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito…perché la lettura è un’immortalità all’indietro". Ne capisco la potenza e il valore solo ora. Solo dopo aver perso tante diottrie sui libri. Ma sapete cosa vi dico? Ho speso questo tempo per arrichire me stessa e vivere milioni di avventure diverse, crescere, maturare e anche migliorare. Sono stata un mago che non sapeva di esserlo, un piccolo mezz'uomo con un grande fardello da portare, un astronauta abbandonato su Marte, un umano che scopre l’esistenza di altri esseri, una donna innamorata e che farebbe di tutto per amore, un cacciatore di demoni, un detective che cerca di risolvere un caso…insomma sono stata tante cose e ognuna di esse mi ha reso migliore.


Quando sento ragazzi/e più piccoli di me dire “Io non leggo niente, è tutto noioso…mi fa schifo” non posso che capirli. Io ero come loro...tuttavia cerco sempre di fargli cambiare idea non convincendoli del contrario, ma invitandoli a provare. Li invito a leggere o cercare informazioni sul proprio genere o argomento preferito, perché tutti abbiamo qualcosa che ci interessa particolarmente. Voglio semplicemente far comprendere a quelle persone che ritengono la lettura una cosa per pochi che non è assolutamente così! Non è un momento perso, nioso ed inutile…posso capire che le letture che io chiamo “obbligatorie”, quelle che ci impongono a scuola, possono essere tediose perchè non incontrano i nostri gusti, ma anche queste ci servono per crescere e conoscere il mondo, la nostra stessa storia.


Se non avessi scoperto l’amore per la lettura non avrei mai letto il capolavoro di Primo Levi ad esempio, “Se questo è un uomo”. Opera sempre molto attuale a mio avviso. Sono rimasta incantata da questo romanzo, un racconto reale che ti rapisce l’anima e ti fa ringraziare ogni secondo della fortuna di avere un tetto sopra la testa, cibo nel piatto e una famiglia. Tutte cose che di questi tempi vengono spesso tralasciate o semplicemente ignorate. Mi sarei privata di molti capolavori della letteratura solo perchè escludevo a priori che la lettura potesse rendermi qualcosa in cambio. Errore madornale, credetemi. Grazie alla lettura potrete veder il mondo non con due occhi, ma con milioni di occhi. Ci rende persone migliori, curiose, empatiche e intuitive. Leggere è diventato uno splendido vizio di cui non posso più fare a meno, una meravigliosa abitudine. Solo io so quanto ho speso in libri, tuttavia sono i soldi meglio spesi in assoluto.



Ora vi lascio, ma ricordate, deve farvi più paura l'ignoranza che leggere un buon libro.

Rika


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