top of page

Cara Vecchia Gardaland

L’altra settimana sono stata a Gardaland con alcuni amici. Ormai è diventato un rituale di quasi tutti gli anni, un po’ come Paolo Brosio che va a Medjugorje. La cosa divertente di Gardaland è che non stanca mai, ci sono attrazioni degne di nota e altre che potevano risparmiarsi di fare. Da buoni accattoni quali siamo, abbiamo deciso di acquistare i biglietti direttamente alle casse perché avevamo dei buoni ricavati delle scatole di gelato, prendi tre paghi due. Appena arrivati alle casse ci siamo imbattuti in un bagarino. La prima volta in vita mia che vedo un bagarino a Gardaland. Il losco figuro voleva venderci due biglietti al costo di € 10 l'uno, ceeeeeerto.





Una volta entrati però il problema non si poneva più e abbiamo deciso di partire alla grande con il Mammut. Piccola parentesi sul Mammut, non è per niente un'attrazione da bambini. Ci sono delle accelerazioni stratosferiche, manco fosse l'Enterprise a velocità di curvatura. Ci siamo tutti procurati delle lievi lesioni cervicali permanenti. La gioia più grande che abbiamo provato è stata vedere sul tabellone la scritta "5 minuti di attesa”, ci siamo fiondati in coda come un gruppo di persone affamate. Sul buffet gratis. Nel giorno d'inaugurazione di un locale.


Scesi dal Mammut più rincoglioniti che mai, decidiamo di affrontare qualcosa di più adrenalinico, il fottuto Raptor. Adoro il Raptor. Se non fosse per la discesa togli fiato iniziale. E voi direte “ma quella è la parte divertente!”, no non lo è per niente. Mi viene in mente un episodio di due anni fa sempre a Gardaland, e sempre sul Raptor, ma questa volta prima di salire, in coda. Davanti a me c'era un gruppetto di ragazzi tedeschi che stavano mangiando un panino con dentro probabilmente una mucca morta. Il panino aveva le dimensioni della Russia. Io continuo ancora adesso a domandarmi come facessero a mangiare prima di fare un'attrazione di quel tipo. Ero letteralmente terrorizzata di trovarmi vicino a loro. E secondo voi dove me li sono ritrovati? Davanti. Per fortuna non è successo nulla, ma già mi immaginavo la scena come nel film "Piccola peste torna a far danni".


La mattinata scorre molto velocemente, saliamo su tantissime attrazioni perché per fortuna c'è poca gente. Arriva il momento del pranzo. Qui ci sono due tipi di persone: Il primo tipo, sono quei soggetti che vedi deambulare per il parco con panini o altre schifezze in mano, non si fermano mai e leggenda narra che siano ancora dentro il parco a vagare dopo eoni. Il secondo tipo, ovvero noi, sostiene che ci si possa sedere anche per un'oretta per gustarsi un buon pranzo. Decidiamo infatti per il self-service, così da non sprecare effettivamente troppo tempo. Al momento del conto, io e mio padre elenchiamo tutto ciò che abbiamo preso nei nostri vassoi e paghiamo. Ci spostiamo poi lateralmente per aspettare la pasta. Il personale di servizio però commette un errore, ci dà un piatto di pasta in più. Vado al tavolo tutta trotterellando e racconto ai miei amici che quello che era appena successo. Ero super felice di aver guadagnato un piatto di pasta gratis, mio padre però mi smonta in due secondi netti dicendomi che non c'ho guadagnato tanto. Mi si poteva leggere la delusione negli occhi. La pasta è sempre la pasta.


La giornata prosegue tra un'attrazione e l’altra e finalmente arriviamo alla fantomatica Kung Fu Panda Master, detto anche “SPACCAOSSA”. Per chi non lo sapesse, questa attrazione è per bambini e famiglie. Noi siamo andati spinti dalla curiosità e non credo ci metterò più piede. In confronto il Raptor è stato un massaggio shiatsu intenso di 30 secondi.

Per non parlare dello Shaman, le montagne russe, quelle storiche insomma. Io non le avevo mai provate ma i due giri della morte sono stati fatali. Scesa da quella giostra infernale sono sbiancata che manco Kasper. Stavo per vomitare il cenone di Capodanno del 2013.

Per nostra sfortuna il parco, quel giorno, aveva la chiusira anticipata, cosi tutti sconsolati ci siamo diretti verso l'uscita. Giunti all'esterno decidiamo di comprare delle bottigliette d'acqua e assistiamo all'ultimo spettacolo della giornata, un ragazzo seduto sul bordo di una fontana, (quella dell’ingresso) viene spinto da un'amica e cade direttamente a mollo. La cosa divertente, a parte il volo, è stata la totale non reazione del ragazzo, io avrei dato in sacrificio la ragazza ad un Balrog. Se non sapete cos'è, male.




Ora vi saluto e ricordate, la Valle dei Re rimane nel nostro cuore per sempre. Chi dimentica è complice.

Rika

Comments


© 2023 by allegra ma non troppo.

bottom of page