L'uomo che voleva ingannare il controllore
- allegramanontroppo
- 29 nov 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Finalmente è giunto il momento. Come anticipato nell'articolo "Torino, cara Torino", oggi siamo qui riuniti per parlare di quell'essere mitologico da sempre temuto: I SERVIZI PUBBLICI. Ora, c'è da dire che sono un incubo costante e ben presente nella nostra quotidianità di vita italiana. Quando sono stata a Copenaghen ho pianto di gioia quando ho visto salire tutti in maniera composta e corretta su un pullman. Pensate andassi in Giappone....quello, è un vero PAESE MITOLOGICO.

Vi ho già raccontato abbastanza nel dettaglio le mie vicissitudini con il treno che dovevo prendere per recarmi nella grande e magica Torino, ma ci sono ancora due mezzi che devo prendere per arrivare a destinazione. Il primo è il pullman. Penso che nella sua vita di chiunque arrivi un memento in cui deve prendere un mezzo pubblico, e nello specifico un pullman. A Torino ci sono delle linee più malfamate di altre e puntualmente mi capitava di prenderle per andare all'Università.
L'11 è quella bestia mitologica contenente i tuoi peggiori incubi. Non ho mai temuto così tanto per l'incolumità della mia borsa come su quel pullman. Le persone che potete trovare su questo mezzo sono le più disparate, dalle nonnine che vanno a far spesa ai loschi figuri di varie nazionalità che siedono in fondo al pullman. Dai ragazzini che si limonano senza prendere aria ai poveri barboni con animale annesso che purtroppo espletano le loro funzioni sul mezzo. Insomma una cacofonia di suoni e odori da mettersi le mani nei capelli. Sullo stesso livello troviamo anche il 18.
Per non parlare di quei pullman che passano una volta ogni morte di papa. L'ultima volta ho aspettato così tanto che ho fatto il muschio. Parlo delle linee come il 46 e il 57. Mai viste attese più lunghe, forse arriviamo a pari con le code che si formano nei supermercati durante le vacanze natalizie... poveri cassieri.
Ma poveri anche noi pendolari, che con il freddo e la pioggia lottiamo duramente per conquistarci il nostro posto in piedi!
Mi è capitato di salire su mezzi talmente pieni che le porte mi stritolavano un braccio fino a farmelo cadere. C'è da dire che IO se vedo un pullman pieno di norma non salgo, ma quando hai un esame purtroppo fai un po' lo stronzetto per salire a qualunque costo. Però i migliori ritengo siano le mamme con i passeggini che vogliono salire a tutti i costi, anche se il pullman contiene già tutto lo stato del Kentucky.
Vorrei spendere anche una parola su quegli autisti che non si fermano dopo che ti stai sbracciando manco fossi alla finale della coppa del mondo di Quidditch. VOI, MALEDETTI.
Il secondo e ultimo mezzo è la Metro. Mi dilungherò poco perchè credo sia il mezzo più efficiente e utile che Torino possieda.
Rapido, comodo e pratico..se non fosse per quei bei fanciulli o fanciulle che ti stanno accolati per passare AGGRATIS il tornello. Ora, a chiunque è capitato di "dimenticare" di comprare il biglietto ma ci sono persone recidive che meritano la fustigazione. Una volta ho assistito a una scena davvero esilarante...un ragazzo, appena fermato da un controllore alla fermata, stava accampando scuse di ogni genere. Ho solo sentito un frammento della conversazione, ma mi è bastato.
"No guardi, sto dicendo sul serio, non ho fatto il biglietto perchè stanno operando il mio cane e devo andare!"
"Certo. E io sono il Dottor Dolittle"
Ora vi saluto, ho scritto questo articolo mentre aspettavo il 46.
Rika
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